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Recensioni negative o false: quando si configura la diffamazione?

Recensioni negative o false online: è diffamazione? 


Nell’epoca del digitale, la reputazione online di aziende, professionisti e attività commerciali ha un peso enorme. Basta qualche recensione negativa su Google, TripAdvisor o Facebook per influenzare la percezione di clienti e utenti. Fin qui nulla di rilevante dal punto di vista legale: esprimere il proprio giudizio è un diritto


Ma cosa succede quando una recensione supera il limite della legittima critica e diventa diffamazione?


Io sono l’Avv. Giulio Cristofori, da oltre 10 anni specializzato in Diritto Penale d’Impresa. In questo articolo voglio fare un po’ di chiarezza sul confine che esiste tra recensione falsa e diffamazione. 



Indice dei contenuti



Recensioni negative e diffamazione: dov’è il limite? 

In generale, le recensioni sono opinioni personali che raccontano un’esperienza, positiva o negativa, con un prodotto o un servizio. In Italia, chiunque è libero di esprimere il proprio pensiero (anche se critico) purché si rispettino alcune regole:


  • dire la verità: i fatti raccontati devono essere reali;

  • usare toni civili: niente insulti, volgarità o offese personali;

  • essere pertinenti: il giudizio deve riguardare il servizio o il prodotto ricevuto.


Nel momento in cui si superano questi confini, si entra nel campo della diffamazione.


La nostra Costituzione tutela infatti sia la libertà di pensiero, sia la reputazione di ogni cittadino. Per questo la legge consente di criticare, ma solo a precise condizioni:


  1. fatti veri: le esperienze narrate devono essere reali e dimostrabili; 

  2. continenza nei toni: usare un linguaggio civile, senza insulti gratuiti; 

  3. interesse a comunicarle: la critica deve avere una finalità utile per altri utenti.


Facciamo un esempio. 

✅ “Servizio lento e personale poco disponibile, esperienza deludente” = critica legittima

❌ “Gestori incompetenti e truffatori, dovrebbero chiudere” = diffamazione, perché attribuisce reati (truffa) senza prove e usa toni offensivi



Quando una recensione è diffamatoria? Cosa dice il Codice Penale 

Ai sensi dell’art. 595 c.p., commette diffamazione chi offende la reputazione di una persona comunicando con più persone. Le recensioni pubblicate online rientrano perfettamente in questa definizione, proprio perché accessibili a chiunque.


Cito testualmente: 


Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a milletrentadue euro.

Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena è della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a duemilasessantacinque euro.

Se l'offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, ovvero in atto pubblico, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a cinquecentosedici euro.

Se l'offesa è recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorità costituita in collegio, le pene sono aumentate.


Una recensione può essere quindi diffamatoria se:


  • racconta fatti non veri, inventati o distorti; 

  • si trasforma in un attacco personale, che va oltre la critica sul servizio ricevuto; 

  • utilizza espressioni offensive o pesanti, anche se riferite a episodi realmente accaduti.



🔺RICORDA: se non c’è pertinenza, verità e continenza, il commento o la recensione è a rischio diffamazione!



Recensioni negative false e diffamatorie: rilevanza civile o penale? 

Tutela Penale: pena che va dalla reclusione fino a un anno o una multa

Negli ultimi anni, i tribunali penali si sono più volte espressi riconducendo la pubblicazione di recensioni false e diffamatorie al reato di diffamazione aggravata. In particolare, abbiamo visto che quando il contenuto lesivo viene diffuso attraverso internet (quindi un mezzo di pubblicità) si applica l’aggravante prevista dall’art. 595 del Codice Penale.



🔺Nell’ipotesi in cui, sia stata scritta una falsa recensione negativa, con l’intento quindi di danneggiare la reputazione di un qualsivoglia professionista o commerciante, si incorre nel reato di diffamazione aggravata.



Infatti, il reato si integra nel momento in cui si nuoce alla reputazione di un terzo a sua insaputa, diffamando alla presenza di due o più persone. In particolare, l’ipotesi aggravata di tale illecito, si verifica quando si utilizza internet, in quanto si raggiunge una vasta ed indefinita platea di persone, ragion per cui il danno ricevuto è enorme.


Va però precisato che, sebbene questo tipo di comportamento possa configurare un vero e proprio reato, intraprendere la via penale non è sempre semplice o immediata. A complicare il percorso sono:


  • gli oneri probatori richiesti all’accusa;

  • le problematiche legate alla tutela della privacy online;

  • la difficoltà di identificare l’autore materiale del commento o della recensione, soprattutto quando l’identità non è chiara o risulta celata dietro profili anonimi.



🔺Se sussiste rilevanza penale, l'autore della recensione diffamatoria rischia una pena che va dalla reclusione fino a un anno o una multa, che può essere aggravata dalla diffusione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità.



La situazione cambia nel momento in cui è possibile ricostruire, anche solo in parte, l’identità di chi ha pubblicato la recensione. Questo può avvenire, ad esempio, se il soggetto utilizza un profilo Facebook, Instagram o un account personale riconoscibile.


In questi casi, non essendo più una denuncia contro ignoti, il procedimento penale risulta solitamente:


  • più veloce nelle sue fasi;

  • più favorevole per la persona offesa, che può anche costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti.





Tutela Civile: rimozione e risarcimento per recensioni diffamatorie

Rispetto alla tutela penale, l’azione in sede civile per ottenere la rimozione della recensione diffamatoria e un risarcimento per il danno di immagine e reputazione subìto, risulta in genere più agevole ed efficace. Questo perché, oltre all’autore della recensione (quando individuabile), è possibile coinvolgere direttamente le piattaforme che ospitano il contenuto lesivo (come Tripadvisor, Google, Facebook, Booking, Airbnb…).


Il gestore della piattaforma può infatti essere chiamato a:


  • rimuovere il contenuto diffamatorio;

  • rispondere di eventuali omissioni di controllo che abbiano aggravato il danno.


Inoltre, il danneggiato può chiedere il risarcimento per il danno di immagine, dimostrando come la recensione abbia compromesso la reputazione personale o dell’attività.



Mediazione obbligatoria prima dell’Azione Civile

Prima di avviare una causa civile per diffamazione, il nostro ordinamento richiede di tentare una procedura di mediazione. È quanto stabilito dal Decreto Legislativo n. 28 del 2010, che prevede la mediazione obbligatoria per diverse materie, tra cui le richieste di risarcimento danni per diffamazione a mezzo stampa o tramite altri mezzi di pubblicità.

Va ricordato infatti che Facebook, Tripadvisor, Google e le altre piattaforme online costituiscono a tutti gli effetti mezzi di pubblicità, rientrando quindi nell’ambito di applicazione di questa normativa.


La mediazione, oltre a essere un passaggio obbligato, rappresenta spesso un’opportunità per tentare una soluzione rapida e meno onerosa rispetto a un giudizio ordinario.


tutela legale per recensioni negative o false online

Conseguenza legali 

Reato di diffamazione

L'autore della recensione diffamatoria rischia una pena che va dalla reclusione fino a 1 anno o una multa, che può essere aggravata dalla diffusione a mezzo stampa o altro mezzo di pubblicità. 

Risarcimento danni

La persona lesa dalla recensione diffamatoria può agire civilmente per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali. 

Rimozione della recensione

La piattaforma che ospita la recensione può essere obbligata a rimuoverla se la recensione è diffamatoria o non conforme alle regole della piattaforma. 


E se si tratta di recensioni false positive? 

Le false recensioni positive rappresentano una pratica ingannevole che può avere rilievo sia penale che civile


  • Rilevanza penale: quando vengono pubblicate con l’intento di ottenere un vantaggio economico ingiusto, attirando clienti attraverso opinioni inventate e fuorvianti, integrano gli estremi del reato di truffa. Il raggiro consiste nella recensione falsa, l’inganno colpisce il consumatore che si fida di quella opinione, mentre il vantaggio patrimoniale ricade su chi la pubblica, danneggiando i concorrenti. 

  • Responsabilità civile: acquistare o commissionare recensioni false configura infatti un caso di concorrenza sleale, vietato dall’art. 2598 del Codice Civile, perché altera le dinamiche di mercato, inganna i consumatori e danneggia le imprese corrette. In questi casi, è possibile agire per far cessare l’illecito, ottenere il risarcimento del danno e la rimozione dei contenuti.



Cosa fare se sei vittima di una recensione falsa e lesiva  

Se sei vittima di una recensione falsa o pesantemente lesiva, è importante agire subito. Ecco come muoversi:


  1. conservare le prove: fai screenshot della recensione, salva il link e annota data e ora di pubblicazione. Queste prove saranno fondamentali, soprattutto se il contenuto viene successivamente cancellato; 

  2. chiedere la rimozione: contatta la piattaforma su cui è stata pubblicata la recensione e segnala il contenuto diffamatorio. Alcuni portali prevedono procedure dedicate per questi casi; 

  3. sporgere querela: se la recensione è gravemente lesiva, puoi presentare querela per diffamazione entro tre mesi dalla pubblicazione. Le autorità competenti (come la Polizia Postale) potranno risalire all’autore, anche se la recensione è anonima; 

  4. richiedere un risarcimento: in sede civile, è possibile chiedere il risarcimento dei danni, sia economici (per esempio perdita di clienti) che morali (come il danno all’immagine o al benessere personale).



Come posso denunciare una recensione negativa? Quando è necessario il supporto legale 

È normale esprimere insoddisfazione quando un servizio non ci soddisfa, ma bisogna sempre restare nei limiti del rispetto reciproco e della legge. Se ti trovi ad affrontare una recensione falsa, offensiva o dannosa, sappi che è possibile intervenire, chiedere la rimozione, denunciare l’autore e ottenere un risarcimento.



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